LA VOCAZIONE DI UN CARMELO TERESIANO CHIAMATO A VIVERE IN DIALOGO CON DIO E CON I FRATELLI!

L'origine del nostro Carmelo!

Monastero “Santa Teresa“ in San Colombano
<<Ebbe questo Monastero assai debol principio nell’anno 1588 nel Castello di Camaiore, luogo del dominio della nobilissima città di Lucca. Il progetto era quello di avere un vero Monastero ma non ottenendo il necessario beneplacito della Repubblica di Lucca, fu deposto il pensiero di far convento di clausura (stimando di poterlo introdurre a suo tempo) e si venne nella decisione di fondare un “luogo laico o Conservatorio di fanciulle povere” che più esposte al pericolo della loro onestà avessero anche bisogno di maggior aiuto e custodia >>. Fu così che il 1° giugno dell’anno di nostra salute 1590 ebbe principio la Congregazione dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria. Due nobili matrone, coadiuvate da 6 Protettori si presero cura di 6 giovani, la prima delle quali aveva nome Caterina Bonnuccelli.
A queste si unirono in seguito altre e ben presto molte manifestarono il desiderio di abbracciare la vita religiosa. Delle prime sei, cinque non si sentirono chiamate a questa vita di ritiro e uscirono, mentre alla prima di esse, la suddetta Caterina Bonuccelli, fu affidato il compito di Maestra della nascente Congregazione. Governò la casa per spazio di trent’anni con singolare prudenza e perfezione.
Inizialmente le giovani indossavano un abito secolare semplice e vile, ma il 1° giugno 1604 lo mutarono con l’abito delle penitenti, un sacco di saia bianca con cordone di san Francesco e la testa velata al modo delle claustrali. Portarono questo abito fino al 13 maggio 1634.
Nel frattempo la Comunità si era accresciuta di molti membri e il fervore generale era tanto grande che non bastava loro di vivere al modo delle “penitenti” ma volevano abbracciare un Ordine Religioso approvato. Essendo le Religiose divise tra la Regola di San Domenico e quella di Santa Teresa al fine di conoscere la volontà di Dio fecero molte preghiere e abbracciarono rigorose penitenze. Infine il Signore manifestò la sua volontà attraverso Suor Cherubina dell’Agnus Dei alla quale apparve la Beata Vergine Maria, Patrona dell’Ordine Carmelitano, con accanto Santa Teresa nell’atto di rivestirla del santo Abito del Carmelo.
Il 14 maggio 1634 con la Bolla di Urbano VIII del 21 novembre 1633, la Pia Congregazione fu eretta in Monastero sotto l’invocazione di Santa Teresa, professando la Regola di Sant’Alberto, Patriarca di Gerusalemme, mitigata da Innocenzo IV°.
Il numero delle Vergini era di 116, 95 professarono come Coriste, 10 come converse, 4 erano Novizie e 7, non idonee ad emettere la Professione Perpetua, professarono come oblate, con voti semplici.
Era Priora la Madre Anna di Gesù (Canacci), Sottopriora Suor Cherubina dell’Agnus Dei (Dei Ricchi).
Dopo due secoli di fervorosa e generosa dedizione a Dio, l’8 giugno 1806 causa le leggi napoleoniche il Monastero venne soppresso. Le Monache si dispersero, chi tornò in famiglia e chi fu mandata al Monastero di Santa Chiara a Lucca. Quando anche questo Monastero fu soppresso le Monache trovarono asilo al Borgo a Mozzano dove ben presto ripresero la vita regolare.
Nel 1823 alcune giovani di Camaiore, tra le quali ricordiamo Marianna Salvi e Maddalena Giunta, chiesero ed ottennero di abitare nel vecchio Monastero e a loro si unirono alcune Monache dell’antica Comunità che erano tornate alle loro dimore. Il fervore con cui vivevano era di edificazione a tutta la città di Camaiore ma desiderando vivere più perfettamente secondo lo stile di santa Teresa si rivolsero alle Monache del Borgo a Mozzano, le quali inviarono due Religiose originarie di Camaiore.
Nel 1843, il 24 agosto, per interessamento di un Chierico della Madre di Dio, ottennero da Gregorio XVI° di professare con Voti Solenni, la Riforma di Santa Teresa in tutto il suo pieno vigore e con la clausura papale. Avendo però il S. Padre rimesso al giudizio del Vescovo di Lucca, l’applicazione del Decreto, questi giudicò che “professare con tanto rigore non fosse espediente” e le obbligò a professare secondo la Regola mitigata di Urbano VIII°.
L’anno 1866 in data 7 luglio si ebbe una nuova soppressione e le Monache furono nuovamente disperse ma due anni dopo, il 23 aprile del 1868, poterono rientrare nel loro Monastero pur dovendo pagare l’affitto. Ciò però non bastava alle ferventi Religiose il cui più ardente desiderio, mai sopito nei tre secoli di vita della Comunità, era quello di abbracciare la Regola primitiva e le Costituzioni di Santa Teresa per cui insistentemente chiedevano questa grazia. Finalmente per interessamento del Padre confessore, il domenicano Padre Giacinto Pellegrinetti, il Vescovo di Lucca, Nicola Ghilardi dette il sospirato consenso.
Fu così che il 6 gennaio 1876 18 Monache Coriste e 7 Monache Converse con indicibile gioia rinunciarono alla Regola mitigata e professarono la Riforma di Santa Teresa. Era Priora la Madre Luisa Natalina dell’Immacolata Concezione.
Nel 1931, con Decreto della Sacra Congregazione per i Religiosi del 12 Novembre la Comunità passò dalla giurisdizione dell’Ordinario del luogo a quella dell’Ordine, essendo Generale dell’Ordine dei Padri Carmelitani Scalzi, il P. Guglielmo di Sant’Alberto.
Purtroppo nel 1955 con grande dolore della città di Camaiore che tanto amava le Monache e con sofferta decisione da parte delle stesse, essendo divenuto il Monastero, a causa dei danni subiti durante la prima Guerra Mondiale e della precarietà delle sue fondamenta, insalubre, fu necessario lasciare Camaiore e cercare un luogo idoneo nel quale far rifiorire il colombaio Teresiano.
Questo luogo fu trovato a San Colombano, su un ameno colle splendente di luce e circondata dal verde di piante di ogni genere. La Casa era la Villa dei Conti Trombi che ben si prestò alla trasformazione in Monastero.
Il Trasferimento ebbe luogo in due riprese, il 7 ottobre e il 12 dicembre dell’anno 1955. Era Priora la Madre Teresa Maria di S. Giuseppe. Le spoglie della Ven.le Madre Cherubina dell’Agnus Dei, molto venerata dai Camaioresi che per le sue ardenti preghiere erano stati salvati dalla peste, seguirono le Monache nel loro esilio.
Il 21 giugno 1960 con una solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Lucca Mons. Antonio Torrini, fu ristabilita la clausura e le Religiose ripresero con grande gioia la loro vita di separazione dal mondo e di più intensa preghiera.
Tra il 1963 e il 1966 fu portata a termine la costruzione della Chiesa e tra il 1973 e il 1974 si costruì la Foresteria.